Ma m’ama o no’ m’ama me mama
Mama, m’ama, àmia, ànema... alcune brevi, pregnanti parole in dialetto trevigiano, permettono al poeta di scandagliare, ora con levità, ora con forza, ora con furore la propria infanzia. Ne emerge un’immagine del proprio passato (ma anche, indirettamente, della campagna di un tempo) non consolatoria ma segnata da contrastanti passioni, sentimenti, percorsa da inquietante violenza. La [...]